CENNI STORICI
Un nucleo abitato esisteva già prima dell'anno Mille. In un documento del 1156, un atto del papa Adriano IV ove si riconoscono i possessi della Cattedrale di Asti, si fa cenno al 'castello maggiore di Corsione'. Ciò fa supporre che nell'insediamento, diffuso sulle colline del territorio, esistesse una fortificazione 'minore', forse sulla collinetta -adiacente l'abitato, dove sorge la chiesa detta 'dell'Aniceto', di antichissima origine. Compreso nei possessi dei marchesi di Monferrato, Corsione fu toccato dalle diverse guerre che qui si combatterono: nel 1616 truppe spagnole occuparono il castello maggiore che già tre secoli prima (1305) era stato raso al suolo dalle milizie astesi. Un grave colpo alla consistenza della popolazione fu anche qui assestato dalla peste del 1630/31, portata in Italia dai mercenari tedeschi al seguito di Rambaldo di Collalto. Nel 1652 i capi di casa di Corsione giurarono fedeltà a Carlo II Gonzaga; ma la presenza di questa famiglia gradatamente si indebolì, sostituita da quella dei Savoia che si afferma nel 1708 col duca Vittorio Amedeo II. Con l'avvento di Napoleone, Corsione entrò a far parte del Dipartimento di Marengo. Con l'inizio del XX secolo conobbe -come altri paesi- un consistente processo di emigrazione verso paesi stranieri, specie del continente americano, alla ricerca di migliori condizioni di vita. Dal 1929 al 1947 Corsione venne unito amministrativamente con Villa San Secondo.
APPUNTI PER UNA VISITA
Quanto restava del castello maggiore fu definitivamente abbattuto intorno al 1850. Nel suo processo si erano succeduti nel tempo i Roero, i marchesi d'Arliez, i Catena e i Ferrero. A fornire un'idea della sua consistenza resta una pianta del 1616. Dalla scuderia del castello sarebbe derivata l'attuale chiesa parrocchiale intitolata a S.Cristoforo. Situata alla sommità del paese, questa costruzione, risalente alla fine del '400, ha subito frequenti rimaneggiamenti. Oggi si presenta come un interessante esempio di barocco piemontese, con campanile del tardo settecento e fregi rococò. La chiesetta campestre della 'Madonna dell'Aniceto', di origine assai antica, fu probabilmente costruita su preesistenti fondamenta di età romana. Pare che il 'castello minore', più volte citato in atti d'archivio, sorgesse di fronte a questa costruzione. La chiesa è ubicata in un sito molto panoramico. La chiesetta intitolata a S. Michele e S.Sebastiano detta anche 'Oratorio di S.Sebastiano', è un edificio costruito su antiche fondamenta intorno al 1663. All'interno di questa struttura, si osserva una tribuna con decorazioni assai originali e cromaticamente vivaci. Di grande interesse -nell'Archivio Comunale- uno straordinario Libro degli Statuti e degli ordinamenti del tardo cinquecento e copia di un originale trecentesco, opera del notaio Manuele Capello.